Negli ultimi anni, l’attenzione verso l’accessibilità digitale ha acquisito un ruolo di primo piano in ambito legislativo e tecnologico. L’Accessibility Act rappresenta un importante punto di riferimento per garantire l’inclusione di tutte le persone, comprese quelle con disabilità, nell’utilizzo delle tecnologie digitali. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio cosa prevede l’Accessibility Act, quali sono le normative applicabili in Italia e quali siti devono adeguarsi per evitare sanzioni.
Cos’è l’Accessibility Act?
L’Accessibility Act è una direttiva europea, conosciuta ufficialmente come European Accessibility Act (EAA), approvata nel 2019 con l’obiettivo di creare un quadro normativo comune per garantire che i prodotti e i servizi digitali siano accessibili a tutti. La direttiva promuove l’inclusione, eliminando le barriere che impediscono alle persone con disabilità di accedere pienamente alle tecnologie.
L’idea di base è semplice: creare un ambiente digitale inclusivo, favorendo pari opportunità e migliorando l’esperienza utente per tutti. Questo non riguarda solo le persone con disabilità, ma anche gli anziani o chiunque possa avere difficoltà nell’interazione con prodotti e servizi digitali.
Cosa Prevede l’Accessibility Act?
La direttiva stabilisce requisiti di accessibilità per una vasta gamma di prodotti e servizi, tra cui:
- Siti web e applicazioni mobili di enti pubblici e privati.
- Terminali self-service (come bancomat, distributori di biglietti, check-in negli aeroporti).
- E-book e relativi software di lettura.
- Servizi di comunicazione elettronica (email, messaggistica).
- Commercio elettronico (e-commerce).
I requisiti tecnici si basano principalmente sugli standard internazionali WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines), che definiscono le linee guida per rendere i contenuti web accessibili.
Le Normative in Italia
In Italia, l’implementazione dell’Accessibility Act è stata recepita con il Decreto Legislativo n. 106 del 2021, che ha aggiornato la legge 4/2004 (Legge Stanca). La Legge Stanca è la principale normativa italiana in materia di accessibilità, e il decreto ne ha ampliato il campo di applicazione per allinearsi ai requisiti europei.
Secondo la legge italiana, devono rispettare i criteri di accessibilità:
1. Tutti i siti web e le applicazioni mobili delle pubbliche amministrazioni PAPA. Questo include enti locali, scuole pubbliche, ospedali e altri servizi gestiti direttamente dallo Stato. 2. I siti delle aziende che erogano servizi pubblici o di interesse pubblico, come società di trasporto pubblico es.Trenitalia,ATMMilanoes. Trenitalia, ATM Milano, strutture sanitarie private accreditate, università private e fornitori di servizi essenziali come energia e telecomunicazioni. 3. Le imprese con oltre 50 dipendenti che forniscono servizi al pubblico, tra cui banche, assicurazioni, piattaforme di e-commerce e altri portali che offrono servizi accessibili a una vasta utenza.
Le normative prevedono l’obbligo di rendere accessibili non solo i contenuti web, ma anche i documenti digitali scaricabili (PDF, moduli) e i servizi interattivi online.
Criteri di Applicazione
I criteri di accessibilità si basano su quattro principi fondamentali definiti dalle WCAG 2.1:
- Percepibile: Le informazioni devono essere presentabili in modi che gli utenti possano percepire (es. testo alternativo per le immagini).
- Utilizzabile: Gli utenti devono poter navigare e interagire con il sito senza difficoltà (es. funzionalità accessibili tramite tastiera).
- Comprensibile: I contenuti devono essere leggibili e comprensibili (es. linguaggio semplice, layout chiaro).
- Robusto: I contenuti devono essere compatibili con diverse tecnologie assistive e browser.
Le aziende e gli enti pubblici devono effettuare periodicamente valutazioni di accessibilità e fornire dichiarazioni pubbliche sullo stato di conformità dei propri siti.
Quali Sono i Rischi di Non Conformità?
Il mancato adeguamento alle normative comporta rischi significativi, tra cui:
- Sanzioni economiche: Le multe possono variare in base alla gravità della violazione e alla dimensione dell’azienda. Secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 106 del 2021, le sanzioni possono arrivare fino a 20.000 euro per le infrazioni più gravi, mentre per quelle di minore entità l’importo minimo si attesta intorno ai 2.000 euro. La dimensione dell’azienda e il livello di accessibilità non garantito incidono direttamente sull’entità della multa.
- Danni reputazionali: La non conformità può portare a una perdita di fiducia da parte degli utenti.
- Azioni legali: Le persone con disabilità possono avviare cause legali per discriminazione.
In Italia, il monitoraggio dell’accessibilità è affidato all’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale), che può emettere provvedimenti correttivi e sanzioni.
Come Adeguarsi all’Accessibility Act
Per conformarsi alle normative, le organizzazioni devono:
- Eseguire un audit di accessibilità: Verificare che il sito web o l’applicazione rispetti i requisiti delle WCAG 2.1.
- Formare il personale: Garantire che i team di sviluppo e design conoscano le best practice di accessibilità.
- Implementare miglioramenti tecnici: Aggiornare i contenuti e le funzionalità secondo i principi di accessibilità.
- Redigere la dichiarazione di accessibilità: Un documento obbligatorio che descrive lo stato di conformità del sito.
L’Accessibility Act non è solo un obbligo normativo, ma un’opportunità per creare esperienze digitali più inclusive e soddisfacenti. Adeguarsi è un passo fondamentale per promuovere l’uguaglianza e garantire a tutti l’accesso alle tecnologie.
Investire nell’accessibilità significa non solo rispettare la legge, ma anche migliorare la propria immagine aziendale e ampliare il pubblico di riferimento. Non aspettare: valuta oggi stesso lo stato di accessibilità del tuo sito.