Come scrivere un prompt efficace per l’Intelligenza Artificiale

Metodologia, strumenti e best practice

L’interazione tra esseri umani e Intelligenza Artificiale (AI) avviene attraverso il linguaggio, ed è qui che entra in gioco il concetto di prompting. Un prompt non è altro che un’istruzione testuale che guida l’AI nella generazione di una risposta coerente e utile. Ma scrivere un prompt efficace non è banale: una formulazione poco chiara può portare a risultati deludenti, mentre una struttura ben pensata può massimizzare la precisione e la pertinenza delle risposte. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le metodologie, gli strumenti e le competenze necessarie per strutturare un prompt efficace.

1. La struttura ideale di un prompt

Greg Brockman, co-founder di OpenAI, ha definito un framework efficace per la scrittura di prompt, che si compone di quattro elementi fondamentali:

1.1 Goal (Obiettivo) Il primo elemento da chiarire in un prompt è il goal, ovvero l’obiettivo che vogliamo raggiungere. L’AI deve comprendere esattamente cosa le stiamo chiedendo di fare. Un esempio di obiettivo chiaro potrebbe essere:

“Genera un riassunto di massimo 300 parole per un articolo scientifico sul cambiamento climatico.”

1.2 Return Format (Formato di output) Dopo aver definito il goal, bisogna specificare come vogliamo ricevere la risposta. Questo include aspetti come lunghezza, tono, struttura e livello di dettaglio. Ad esempio:

“Fornisci la risposta in formato elenco puntato con frasi brevi e concise.”

1.3 Warning (Avvertenze e restrizioni) In questa sezione si definiscono le regole da seguire o le informazioni da evitare. Per esempio:

“Evita di includere opinioni personali o dati non verificabili.”

1.4 Context Dump (Contesto e informazioni aggiuntive) Infine, il context dump fornisce informazioni di background che aiutano l’AI a comprendere meglio il contesto della richiesta. Ad esempio:

“Questo prompt è destinato a un pubblico di studenti universitari con una conoscenza base di climatologia.”

2. L’importanza dell’inferenza nell’AI prompting

L’AI non è in grado di comprendere il significato nel senso umano del termine, ma lavora attraverso un processo chiamato inferenza. Questo significa che genera risposte basandosi su modelli probabilistici appresi dai dati su cui è stata addestrata. Per questo motivo, un prompt efficace deve ridurre al minimo l’ambiguità e fornire informazioni chiare e strutturate.

Un esempio di prompting che sfrutta l’inferenza in modo efficace potrebbe essere:

“Considerando le attuali tendenze climatiche e gli studi recenti, quali potrebbero essere gli scenari futuri dell’innalzamento del livello del mare?” Qui l’AI non solo recupera informazioni dai dati disponibili, ma deve anche inferire correlazioni e tendenze.

3. Strumenti per ottimizzare i prompt

Esistono diversi strumenti che aiutano nella creazione e ottimizzazione dei prompt:

  • OpenAI Playground: permette di testare diverse formulazioni di prompt.
  • Prompt Engineering Tools: piattaforme che suggeriscono strutture efficaci basate su best practice.
  • Framework di prompting come il “Chain of Thought Prompting” che suddivide il ragionamento dell’AI in step successivi per ottenere risposte più articolate.

Scrivere un prompt efficace è un’abilità che si affina con la pratica. Comprendere il funzionamento dell’inferenza, definire chiaramente gli obiettivi, strutturare le risposte in modo ottimale e sfruttare strumenti dedicati sono elementi chiave per ottenere il massimo dall’Intelligenza Artificiale. Che tu stia sviluppando applicazioni, creando contenuti o semplicemente esplorando il mondo dell’AI, padroneggiare l’arte del prompting ti permetterà di interagire in modo sempre più preciso ed efficiente con questi potenti strumenti.

E tu, hai già sperimentato diverse strategie di prompting? Condividi la tua esperienza nei commenti!

Staff | 9 Marzo 2025